Il direttore dell'Istituto: Alberto Paoletti
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         Pubblicazioni Alberto Paoletti:

    La nuova guida sulle Investigazioni!

FEDERPOL / L’investigatore privato cambia fisionomia e si adegua alle nuove esigenze dei tempi o della legge. Ora c’è anche un tariffario

Il nuovo detective, psicologo e tecnologico


Cominciarono, negli anni Trenta, inseguendo mogli fedifraghe e mariti infedeli. Bastavano una macchina fotografica e un  telefono. Qualche appostamento, uno scatto e il gioco era fatto. Oggi si muovono nei meandri dello spionaggio industriale maneggiando bilanci, conti inseguendo sulla rete imbroglioni e faccendieri. Nel 2002, per lavorare nel mondo delle investigazioni private serve la conoscenza delle lingue, del diritto, dell’informatica. E a volte non basta. Lo sa bene Alberto Paoletti, presidente regionale della Federpol, nell’ambiente dal 1969. Il padre lo voleva seduto dietro lo sportello di una banca, ma lui preferì la professione avventurosa dello zio, un ex carabiniere che, nel dopoguerra, si inventò il mestiere del detective. La federo regionale raggruppa 120 agenzie. A Firenze e provincia ce ne sono 30, per un totale di 250 operatori. L’associazione nacque, in Italia, nel 1957, quando c’erano, in tutto 157 licenze. Oggi sono più di 3mila. «Negli anni Ottanta – racconta paoletti – con la rivoluzione informatica, il nostro lavoro cambiò fisionomia. Così, la Federpol, per uscire dal ghetto dei “cacciatori di corna”, cominciò a organizzare convegni e seminari». Il primo fu proprio a Firenze, nell’88, lo promosase lo stesso Paoletti, col sostegno del collega Italo Pagliai e la collaborazione della Regione Toscana. Poi ci fu il nuovo codice di procedura penale, nel ’91 e la legge sulla privacy, nel ’96. «Una norma, quest’ultima – continua Paoletti – che all’inizio, ci creò non poche difficoltà. Così, cominciò un dialogo costante coll’ufficio del Garante, per risolvere la complessità della legge. Ci riuscimmo con la promulgazione del Codice deontologico dell’investigatore, studiato da una Commissione ad hoc, di cui feci parte anche io».
Nel 2000 fu promulgata una legge specifica sulle modalità dell’indagine difensive. «intanto – aggiunge Paoletti – la nostra attività culturale e didattica va avanti. Il 18 e 19 ottobre, probabilmente a Firenze si svolgerà un corso di specializzazione per l’approfondimento delle materie indispensabili alla professione: il diritto, la psicologia, l’economia, le lingue. Questo grazie alla collaborazione delle Camere pensalii e dell’Ordine degli avvocati». In più, la Federpol regionale ha condotto uno studio sulle tariffe degli investigatori. «Serviva una tabella che armonizzasse i prezzi – continua Paoletti – una garanzia di trasparenza per i cittadini. I risultati sono stati presentati anche al prefetto Serra. Si va da un minimo di 47 euro all’ora a un massimo di 62, con facilitazioni per i meno abbienti. Non solo, per armonizzare l’attività degli addetti ai lavori, è stato compilato anche un Vademecum dell’investigatore».

5 Agosto 2002